Corrieri in bici, lampi urbani

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I corrieri in bicicletta nelle aree urbane si stanno moltiplicando negli ultimi anni, soprattutto per consegne di cibi o piccoli pacchi.

Cresce l’uso della bici!
La nascita e diffusione dei pony express in bicicletta è una cosa meravigliosa, perché si diffonde la cultura dell’uso delle due ruote, si spostano merci senza inquinare e aumentano le biciclette presenti sulle strade (il che potrebbe portare ad una maggiore richiesta di infrastrutture adatte).

Come sostenitrice della bicicletta in ambito urbano, non vedo l’ora che sempre più attività vengano svolte in bici, che diventi sempre più ampia l’offerta di lavori da svolgere sulle due ruote; d’altro canto sono anche fortemente legata all’idea che si debba usare ogni mezzo in modo civile e rispettoso; rispettoso degli altri utenti della strada, rispettoso delle regole.

Ma le regole?
Infatti mi resta una nota di insoddisfazione.
Intanto non mi è quasi mai capitato di vedere corrieri donne: mi viene da pensare che non sia una discriminazione dell’industria, ma piuttosto uno scarso interesse del pubblico femminile verso questo settore; quindi ci sarebbe da spingere le donne verso ruoli meno stereotipati, ma qui il discorso diventa lungo.

Però il mio disagio nasce da un’altra considerazione. La necessità di consegnare un pacco in tempi ristretti, magari in un ambito in cui si incentiva la velocità (come avviene di solito per i corrieri), può essere una spinta a privilegiare i comportamenti che fanno guadagnare tempo, piuttosto che i comportamenti virtuosi: sfrecciare sul marciapiede, bruciare i semafori, zigzagare tra le auto, sorpassare in velocità altri ciclisti che invece non hanno fretta.
Ho visto spesso corrieri in bici di diverse aziende assumere questo atteggiamento di guerrieri urbani che combattono il tempo e amano l’adrenalina del comportamento rischioso.
Non dico che sia la norma, ma nondimeno qualche esempio l’ho notato.

Ecco, non mi piace per niente. Non mi piace che non si pretenda, anche da parte delle aziende, che il personale sia attento e rispettoso prima che rapido; non mi piace che ci sia un’altra ragione per detestare i ciclisti da parte di pedoni e automobilisti; non mi piace si crei un’altra categoria di utenti della strada irresponsabili; non mi piace che si dia per scontato che in bici si possa fare quello che si vuole.

Ben venga la diffusione della bici in ogni ambito, ma bisogna che vada di pari passo con la coscienza civica e il buon senso!

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