La mia esperienza con Italki

esperienza con italki

Tra i sistemi per provare a lavorare online, l’insegnamento è certo uno di quelli che garantisce enorme indipendenza con un bassissimo investimento.
Ho provato ad usare Italki perché è il primo sito di cui ho sentito parlare: ho letto un’intervista ad un ragazzo tedesco che lo usa per guadagnare molto bene e che lo consiglia; ho cercato informazioni in rete e ho trovato qualche articolo con consigli vari.
Ho un’esperienza di insegnamento davvero minima, ho tenuto un corso di CSS base per gli insegnanti di una scuola qualche anno fa, ma so che sono una persona organizzata e che sono brava a schematizzare i concetti; e posso essere paziente. Su Italki si può insegnare in veste di “Tutor” e fare più che altro conversazioni, senza essere insegnati certificati (se si è certificati si può insegnare in veste di insegnati Professionisti).

Per cominciare ad insegnare italiano non serve molto:

  • connessione a internet
  • skype (o altro software analogo), webcam e microfono

Mi sono iscritta sul sito come insegnante, in modo gratuito, e ho compilato il mio profilo. Bisogna mettere una foto, scrivere una descrizione per spiegare chi siamo e quale lingua vogliamo insegnare e registrare un breve video di presentazione (dove si dimostra di sapere parlare la lingua che si vuole insegnare! Ma del video parlerò più avanti).
Non entro nel dettaglio delle procedure, perché sono semplici e perché per qualunque necessità sul sito di Italki c’è una sezione FAQ molto utile e completa che spiega ogni possibile aspetto del processo di insegnamento.
Compilato il profilo il team di Italki dovrà approvare la nostra richiesta e poi si può iniziare.

Trovare studenti

All’inizio non sapevo come fare per avere qualche studente. Ci sono insegnanti che mandano messaggi agli studenti per proporsi, ma scrivere a degli sconosciuti per farmi pubblicità, non mi sembra un buon modo per farmi conoscere.
Ci sono però altre strategie: quando uno studente cerca un insegnante, gli insegnanti più attivi nella comunità vengono mostrati per primi tra i risultati; ogni insegnate ha anche un punteggio dato dai suoi precedenti allievi (ma questo aiuta solo se si ha già fatto qualche lezione).
Quindi per farsi trovare bisogna essere attivi, il che significa:

  • rispondere alle domande inerenti la propria lingua che gli studenti postano nella sezione “Answers”
  • correggere i testi per cui gli studenti chiedono aiuto nella sezione “Notebook”
    scrivere qualche articolo da mandare al sito perché venga pubblicato nella sezione “Articoli”

I primi due metodi sono i più semplici e rapidi e se si riesce ad essere costanti portano velocemente qualche risultato (per esempio io dedico ogni mattina circa mezz’ora e scrivere risposte e correzioni).

5 cose utili che possono aiutare chi comincia ad insegnare

Godersi l’esperienza – Essere molto amichevoli è importante: io sorrido tanto e cerco di godermi le lezioni, in fondo sono un’occasione perfetta per conoscere nuove persone che vengono dai posti più disparati e hanno le motivazioni più diverse per imparare l’italiano.

Scrivere – E’ molto utile usare Google docs per condividere file con gli studenti, si possono condividere trascrizioni, elenchi di frasi utili, parole da imparare; la funzione di condivisione dei file permette di avere un documento che possiamo modificare in contemporanea sia io, sia il mio studente durante le lezioni; in questo modo la lezione è più interattiva e allo studente resta scritto tutto quel che si è analizzato durante la lezione.

Mostrare interesse – Dobbiamo ricordarci dei nostri studenti ed essere curiosi: a nessuno piace sentirsi ripetere sempre le stesse cose o peggio essere dimenticato; tengo un file dove scrivo il nome dello studente e quello che so di lui (da dove viene, che cosa fa) e le cose di cui parliamo, così di volta in volta non faccio gaffe e so di cosa possiamo parlare. A chiunque fa piacere essere ricordato o sentirsi chiedere come è andato un viaggio o un esame.

Variare la conversazione – E’ molto comodo avere un file con un bell’elenco di argomenti dettagliati di cui si può parlare: per ogni argomento possiamo scriverci tutte le domande che ci vengono in mente e poi usarlo durante le lezioni se siamo a corto di argomenti (qui devo ringraziare il mitico Karl Webster che mi ha aiutato tantissimo con i suoi consigli!).

Evitare il singhiozzo – La connessione web non è necessario che sia velocissima, ma deve essere stabile: questo significa che dobbiamo preoccuparci non solo di fare un bel test di velocità, ma accertarci che la velocità non subisca continui sbalzi; il flusso del video è notevolmente influenzato da questo fattore e se la connessione non è stabile l’esperienza della lezione sarà abbastanza negativa. Non c’è molto che si possa fare per migliorare una connessione che non è affidabile, ma prima di iniziare una lezione è bene trovare un posto dove la rete sia adatta, che sia un locale pubblico o la propria casa.

La mia esperienza con Italki

Devo dire che Italki mi piace decisamente. Il sistema è facile, si incontrano persone nuove, le continue conversazioni con persone diverse e all’inizio sconosciute sono un ottimo modo per migliorare le proprie abilità sociali.
Non pensate però di potere insegnare senza metterci un po’ di impegno! Solo se si offre qualcosa di valido le persone vorranno imparare da noi.
In due mesi ho avuto diversi studenti, tre dei quali sono diventati fissi, garantendomi circa 5 lezioni a settimana; al momento la mia tariffa è bassissima (circa 5 euro l’ora), ma è stato solo per iniziare; a partire da ottobre alzerò gradualmente la tariffa e cercherò di arrivare a 15 euro l’ora, che sarebbe una cifra ottima rispetto all’impegno richiesto.

PRO:

  • c’è un sistema per gestire il calendario delle lezioni, gli appuntamenti e le comunicazioni con gli studenti
  • anche i pagamenti sono gestiti dal sistema, facili da controllare e non c’è modo di non essere pagati
  • se non si guadagna nulla, non si paga nulla (Italki trattiene una percentuale su ogni lezione effettuata)

CONTRO:

  • credo che le tariffe non possano crescere oltre certi limiti, quindi il guadagno non può diventare altissimo, a meno di essere insegnanti professionisti.
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