Pedalare, per piacere!

Liberarsi dal peso

La penosa verità che ho accettato con riluttanza è che andare in bici a Milano non mi piace più.
All’inizio mi faceva sentire libera: è veloce, economico, salutare, ecologico. Tutte queste cose ci sono ancora, ma vengono schiacciate dal fastidio e dal disagio. Al momento andare in bici a Milano mi sembra una costante battaglia, una presa di posizione estrema, e non mi piace più.
Continuerò a farlo, perché ci credo profondamente.
Però il piacere se n’è andato.
Forse è un problema di tante città o forse solo di Milano. Forse sono io un po’ fiacca. Ma mi sembra di vedere tantissima arroganza e inciviltà da parte di tutti: ciclisti, pedoni e automobilisti. Per quel che riguarda gli automobilisti, immaginarli prevaricatori è un po’ un cliché, ma i virtuosi ciclisti? E gli inermi pedoni? Dove sono finiti? Girare in bici a Milano richiede di essere costantemente all’erta, di avere mille occhi, di prevedere ogni pericolo.
Mi sento in guardia come se fossi in guerra: portiere che si aprono, scooter che sfrecciano da ogni lato, precedenze negate, clacson che mi intimano concitati di “lasciare strada”, brutte parole che mi seguono ogni volta che suono il campanello. Persone che mi guardano con diffidenza o che non mi vedono affatto, intente ad arrogarsi il diritto di invadere le poche e disastrate piste ciclabili. C’è tanta ostilità nell’aria, la guerra di tutti contro tutti.

E dunque?
E dunque può essere ci voglia più umiltà e meno rigidezza da parte mia. E da parte di tutti quei ciclisti, che forse, sentendosi migliori di chi invece si rinchiude in un’auto, si prendono troppo sul serio. E’ vero, andare in bici in alcune città è difficile; ed è vero (scusate, sono di parte) che chi tra l’auto e la bici sceglie la seconda, fa una mossa virtuosa. Ma dobbiamo ritornare a pensare la bicicletta in un altro modo: dobbiamo ritornare (o cominciare) a provarci piacere, nel pedalare. Perché nonostante le difficoltà non deve essere una battaglia, non si può uscire di casa già armati, pronti a notare come sia fallace la cura delle strade e come siano incivili alcune persone. I problemi esistono, il manto stradale è disastrato, alcune persone sono maleducate, ma possiamo essere coscienti e sereni allo stesso tempo. Solo quando riusciremo a sorridere girare per la città sarà piacevole, riusciremo a goderci la pedalata e ci sarà meno tensione.

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