Giorni ciclici

Ciclo allegro!

Mi azzardo ad affrontare un tabù. Che però al giorno d’oggi e tra persone civili e intelligenti non dovrebbe più esistere, quindi forse non è un tabù. Ad ogni modo…
Le cicliste possono incontrare un problema in più rispetto ai ciclisti: il ciclo mensile.
Stare in sella a lungo indossando un assorbente è un fastidio non da poco, se poi è estate e si suda, peggio ancora.
La pelle si irrita, i pantaloni e la sella si sporcano, bisogna trovare un bagno anche nei momenti meno adatti. Un trauma.

Mi ricordo le volte che uscivo con una felpa legata in vita, che mi coprisse il sedere, per non rischiare di avere macchie bene in vista sui pantaloni. Oppure di una sella che si è macchiata e non è stata mai più perfettamente pulita. O della disperata ricerca di un bar, dove prendere un caffè al volo solo per chiedere “C’è un bagno?”.
Ecco, per carità non si tratta della fine del mondo, ma di un bel disagio si.
Io tra i miei vari esperimenti, tentando sempre maldestramente di combinare praticità, economia ed ecologia, sono arrivata ad una soluzione ottimale: la coppetta mestruale.
Non mi accorgo di averla, la pelle respira, posso restare ore e ore senza avere bisogno di un bagno. Non butto via niente, non devo cercare negozi o ricordarmi di portarmi abbastanza ricambi. Insomma, un’esperienza che è una meraviglia.

Certo, è per chi ha molta confidenza col proprio corpo. E poi ci vuole pazienza all’inizio, bisogna impratichirsi nell’uso e nel posizionamento, non ci si deve scoraggiare se sulle prime sembra scomoda: dopo qualche ciclo si diventa esperte e i pregi ripagano assolutamente di tutta la “fatica” iniziale.

E’ una cosa comoda nella vita di tutti i giorni, ma per chi va in bici risolve un fastidio in più: usare il ciclo durante il ciclo.

Precedente Vediamo di farla facile Successivo Il cowboy moderno