Ho scoperto questa donna e sono assolutamente sconvolta ed estasiata dalla sua storia e dal suo carattere: ha avuto una vita difficilissima, ma l’ha trasformata in una scalata al successo, soprattutto umano.
Da bambina apparteneva ad una setta dove ha subito diversi generi di violenza fisica e psicologica, completamente isolata dal mondo e da relazioni normali al di fuori della setta. Ha avuto la capacità di svincolarsi da quell’ambiente, anche mentalmente, e di scappare. Non solo, ha scritto un libro dove denuncia la setta e le atroci metodiche imposte ai “soci”, ha aiutato altri ex-membri ad integrarsi nella società e ha istituito una fondazione che cura i diritti di minori nati e cresciuti in sette religiose o contesti simili.
Ha girato diversi paesi del mondo, per poi scegliere di fermarsi vicino a Napoli; non contenta di essere riuscita a uscire dal buio del suo passato, ha cominciato ad andare in bici, senza averlo mai fatto, per raccogliere fondi per il suo progetto umanitario; dopo pochi mesi è partita ed è diventata la prima donna ad avere mai completato il giro del mondo in bicicletta, in 152 giorni, senza soldi, senza supporto, senza esperienza, entrando nel Guiness dei Primati. Da allora non si è più fermata e partecipa costantemente e con successo a gare di ciclismo estremo, anche dove tradizionalmente partecipavano solo uomini.
Juliana è una forza della natura ed un esempio che dovremmo tenere molto caro.
https://it.wikipedia.org/wiki/Juliana_Buhring
Libro: “Not Without My Sister” (titolo italiano “Essere innocenti. La vera storia di tre sorelle e della loro infanzia rubata”) – di Juliana Buhring, Celeste Jones e Kristina Jones